




DNA dei Procarioti (Batteri e Archaea)
Definizione scientifica
Il DNA dei procarioti è costituito da una singola molecola circolare di DNA a doppia elica, localizzata in una regione del citoplasma detta nucleoide, priva di membrana.
Caratteristiche principali
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Forma: generalmente circolare (eccetto rare eccezioni).
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Organizzazione: poco complessa, non avvolta attorno a istoni (nei batteri) ma associata a proteine chiamate nucleoproteine o proteine NAPs (Nucleoid-Associated Proteins).
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Numero di cromosomi: quasi sempre uno.
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Presenza di plasmidi: molto comune; i plasmidi sono piccole molecole circolari di DNA extrachromosomico, replicantesi autonomamente.
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Regione cellulare: nucleoide, che non è delimitato da membrana.
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Trascrizione e traduzione: possono avvenire simultaneamente, perché non c’è una separazione compartimentale.
DNA degli Eucarioti (animali, piante, funghi, protisti)
Definizione scientifica
Il DNA degli eucarioti è contenuto in cromosomi lineari organizzati nel nucleo, avvolti attorno a proteine chiamate istoni che formano strutture altamente compattate dette cromatina.
Caratteristiche principali
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Forma: cromosomi lineari.
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Organizzazione: molto complessa, con:
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istoni (H2A, H2B, H3, H4) che formano nucleosomi;
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diversi livelli di compattazione fino al cromosoma metafasico.
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Numero di cromosomi: variabile, tipicamente molti (es. umani 46).
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Compartimentazione: localizzato nel nucleo, separato dal citoplasma da una membrana nucleare.
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DNA extranucleare: presente anche in:
cloroplasti nelle piante (DNA plastidiale, circolare).
mitocondri (DNA mitocondriale, circolare);
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Trascrizione e traduzione: avvengono in compartimenti distinti (nucleo e citoplasma).
Differenza sintetica
| Caratteristica | Procarioti | Eucarioti |
|---|
| Forma del DNA | Circolare | Lineare |
| Organizzazione | Semplice, senza istoni (nei batteri) | Complessa, con istoni |
| Numero di cromosomi | Uno | Molti |
| Localizzazione | Nucleoide | Nucleo |
| Plasmidi | Frequenti | Rari (solo in certi lieviti) |
| Trascrizione e traduzione | Simultanee | Separate |
Definizione chimica del DNA (Acido Desossiribonucleico)
Dal punto di vista chimico, il DNA è un polimero lineare appartenente alla classe degli acidi nucleici, costituito da unità ripetute chiamate deossiribonucleotidi.
1. Composizione chimica dei nucleotidi
Ogni deossiribonucleotide è formato da tre componenti chimiche:
a) Uno zucchero pentoso: la desossiribosio
b) Un gruppo fosfato (PO₄³⁻)
c) Una base azotata
Appartiene a due famiglie chimiche:
Purine (a doppio anello):
Pirimidine (a singolo anello):
2. Legame chimico tra i nucleotidi: Legami Fosfodiesterici
I nucleotidi sono uniti da legami fosfodiesterici 3'-5':
Questo costituisce una struttura direzionale, con estremi 5' e 3'.
3. Struttura chimica della doppia elica
Il DNA è formato da due filamenti antiparalleli, uniti da legami idrogeno tra basi complementari:
Questi legami non sono covalenti, ma deboli, e permettono la replicazione semiconservativa.
La geometria complessiva forma una doppia elica destrorsa (B-DNA), con:
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Solco maggiore
-
Solco minore
derivati dalla disposizione asimmetrica delle basi.
4. Proprietà chimiche rilevanti
a) Carica elettrica
Il gruppo fosfato conferisce al DNA una carica negativa netta a pH fisiologico.
b) Stabilità
c) Solubilità
Definizione scientifica sintetica
Il DNA è un polimero lineare di deossiribonucleotidi uniti da legami fosfodiesterici 3'-5', costituito da uno scheletro zucchero-fosfato e basi azotate puriniche o pirimidiniche che, tramite legami idrogeno complementari, formano due filamenti antiparalleli avvolti in una doppia elica.
Replicazione del DNA – Descrizione tecnico-scientifica
La replicazione del DNA è il processo mediante il quale una cellula duplica accuratamente il proprio materiale genetico. È un meccanismo semiconservativo, bidirezionale ed enzimaticamente regolato, che garantisce la trasmissione fedele dell’informazione genetica alle cellule figlie.
1. Inizio (Inizio della Replicazione – Initiation)
a) Origini di replicazione (ORI)
b) Attivazione dell’origine
L’interazione provoca un local melting del DNA, cioè la separazione dei due filamenti.
c) Apertura della doppia elica
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Enzima chiave: elicasi (DnaB nei batteri, MCM negli eucarioti).
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L’elicasi rompe i legami idrogeno tra le basi, formando la bolla di replicazione.
d) Stabilizzazione dei filamenti
Evitano la riappaiatura dei filamenti separati.
2. Preparazione del filamento stampo
a) Eliminazione delle tensioni di superavvolgimento
Tagliano temporaneamente il DNA per rimuovere la torsione generata dall’avanzamento dell’elicasi.
3. Sintesi del primer
La DNA polimerasi non può iniziare la sintesi da zero: necessita di un 3’-OH libero.
Produce un primer di RNA, che fornisce l’estremità 3’-OH necessaria.
4. Allungamento (Elongation)
a) Direzionalità della sintesi
La DNA polimerasi sintetizza solo in direzione 5' → 3'.
Filamento leading (continuo)
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Sintesi continua nella direzione dell’avanzamento della forcella.
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Procarioti: DNA polimerasi III.
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Eucarioti: DNA pol δ (delta).
Filamento lagging (discontinuo)
5. Rimozione dei primer e sostituzione con DNA
Procarioti
Eucarioti
6. Chiusura della catena (Ligation)
L’enzima DNA ligasi forma legami fosfodiesterici tra i frammenti adiacenti, rendendo il filamento continuo.
7. Terminazione
Procarioti
Eucarioti
Telomerasi
Negli eucarioti eucarioti germinali e staminali:
Caratteristiche fondamentali del processo
✓ Semiconservativo
Ogni molecola figlia conserva un filamento parentale e ne sintetizza uno nuovo.
✓ Bidirezionale
Da ogni origine partono due forcelle di replicazione.
✓ Elevata fedeltà
Grazie a:
Sintesi estremamente concisa (per slide o manuali)
La replicazione del DNA è un processo semiconservativo, bidirezionale e altamente regolato, in cui elicasi apre la doppia elica, primasi sintetizza primer di RNA, DNA polimerasi estende i filamenti leading e lagging, i primer sono rimossi e sostituiti, e DNA ligasi sigilla i frammenti, garantendo la duplicazione fedele del patrimonio genetico.
1. Definizione di GENE (in biologia molecolare moderna)
Un gene è una unità funzionale di informazione genetica costituita da una sequenza specifica di DNA (talvolta RNA nei virus) che contiene:
-
Sequenze regolative (promotori, enhancers, silencers, operatori)
-
Sequenza trascritta
-
Sequenze per la terminazione
Il gene non è solo un tratto di DNA che codifica una proteina, ma qualsiasi sequenza che produce un prodotto funzionale, che può essere:
-
una proteina (gene codificante proteine),
-
un RNA funzionale (rRNA, tRNA, miRNA, snRNA, ecc.).
2. Espressione genica – Definizione scientifica
L’espressione genica è il processo mediante il quale l’informazione contenuta in un gene viene utilizzata per sintetizzare un prodotto funzionale (proteina o RNA funzionale).
È un processo regolato, complesso e dinamico, che determina quali geni sono attivi e in quale quantità.
L'espressione genica comprende due fasi fondamentali:
-
Trascrizione
-
Traduzione (solo per i geni proteici)
Negli eucarioti include anche processi post-trascrizionali e epigenetici.
3. Sintesi proteica – Descrizione tecnico-scientifica
La sintesi proteica si articola in due fasi principali:
A) TRASCRIZIONE – dal DNA all’RNA messaggero (mRNA)
1. Inizio (Initiation)
In questa fase si apre localmente la doppia elica (bubble di trascrizione).
2. Allungamento (Elongation)
3. Terminazione
4. Maturazione dell’RNA (solo eucarioti)
B) TRADUZIONE – dall’mRNA alla proteina
La traduzione avviene nei ribosomi, complessi ribonucleoproteici formati da rRNA e proteine.
1. Inizio (Initiation)
2. Allungamento (Elongation)
Processo ciclico in tre fasi:
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Entrata del tRNA aminoacilato nel sito A
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Formazione del legame peptidico grazie alla peptidil-transferasi (attività dell’rRNA 23S/28S)
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Traslocazione del ribosoma lungo l’mRNA
La catena polipeptidica cresce in direzione N-terminale → C-terminale.
3. Terminazione
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Avviene quando il ribosoma incontra un codone di stop (UAA, UAG, UGA).
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Le release factors liberano il polipeptide.
4. Piegamento e modifiche post-traduzionali
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Formazione della struttura terziaria e quaternaria.
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Modifiche chimiche: fosforilazione, glicosilazione, acetilazione, ubiquitinazione, ecc.
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Eventuale trasporto verso organelli o secrezione.
Sintesi finale in linguaggio scientifico
Un gene è una sequenza di DNA che contiene le informazioni necessarie per produrre un RNA funzionale o una proteina. L’espressione genica è il processo regolato mediante il quale l’informazione genetica viene letta e convertita in un prodotto funzionale. La sintesi proteica è l’insieme dei processi di trascrizione del DNA in mRNA e di traduzione dell’mRNA in una catena polipeptidica, che poi subisce piegamento e modificazioni post-traduzionali per diventare una proteina funzionale.